Ambiente

Cosa vuol dire e cosa è l’inquinamento?

cosa vuol dire e cosa è l'inquinamento?

L’inquinamento è un’alterazione, una contaminazione dell’ambiente da parte di elementi inquinanti. Può essere causato da fattori naturali o dall’antropizzazione dell’ambiente da parte dell’uomo. Produce, in una
determinata area, disagi temporanei, patologie o danni permanenti per la vita e può porre la zona in disequilibrio con i cicli naturali esistenti.

L’alterazione può essere di origini diverse, chimica o fisica.


Può essere provocato da fenomeni naturali (es. eruzioni vulcaniche, incendi, radioattività di alcune rocce) o da
attività dell’uomo. In entrambi i casi, vengono immesse in un ambiente sostanze estranee ad esso o sostanze comuni ma in quantità tali che superano la capacità di digestione e assorbimento da parte dell’ambiente: un esempio è il caso dell’eutrofizzazione negli ambienti acquatici, cioè una sovrabbondanza di nitrati e fosfati, e un eccessivo sviluppo della vegetazione in seguito all’emissione nelle acque di materiali organici, alterando l’ecosistema nell’acqua e così compromettendo la vita animale.

Come l’inquinamento viene percepito dal semplice cittadino

Molta gente, compresa me, non conosce a fondo questo argomento. Voglio precisare anche adesso che mi sono documentata non credo di saperne abbastanza ma è giusto iniziare in qualche modo.

Voglio progettare e migliorare la mia situazione coinvolgendo più persone possibili. Bisogna rendersi conto che l’inquinamento è una problematica che deve coinvolgere tutti e sopratutto i giovani. Questo fa parte dei nostri tempi anche se crediamo che tutto sia partito con la rivoluzione industriale. Documenti dimostrano che l’inquinamento ambientale abbia avuto inizio già dai tempi antichi. Secondo un articolo del 1983 pubblicato sulla rivista Science afferma:

la fuliggine trovata sul soffitto delle caverne preistoriche fornisce ampie prove dei livelli elevati di inquinamento associati alla ventilazione inadeguata di fiamme libere

Per non dilungarmi troppo sulla questione descrittiva dell’inquinamento lascio a voi la scelta; se volete saperne di più, e ce n’è da sapere fidatevi, basta usare internet, questo fantastico mezzo di comunicazione che è dal 1991 ci da accesso a moltissime informazioni su tutto. La maggior parte di chi naviga nel web, a mio avviso, viene distratto continuamente da notizie futili e fake e spesso distratti dalla ricerca e dallo studio.

Therefore choose life

Riporto un estratto di una conferenza tenuta nel 1970 alla radio canadese CBC Massey lectures “Therefore choose life” di George Wald uno scienziato, insegnate e attivista statunitense che nel 1967 ricevette il premio Nobel per la Medicina con Haldan Keffer Hartline e Ragnar Grant per aver compiuto le iniziali valutazioni quantitative sullo spettro di assorbimento delle differenti cellule della retina, le quali diedero il via alla comprensione dei mutamenti molecolari che avvengono quando le cellule fotorecettrici vengono colpite dalla luce con la scissione della rodospina in due diverse molecole.


«Dunque, appena qualcuno prova a darsi da fare per risolvere il problema dell’inquinamento, si trova davanti
queste entità estremamente potenti e ricche, che esercitano una grande influenza politica, hanno lobby al governo e via discorrendo. L’unica soluzione adeguata, quella che dobbiamo raggiungere, è bloccare l’inquinamento alla fonte, ma sarà un compito molto difficile. Questa sarebbe la soluzione umana, anche se è sempre più probabile che ci toccherà la soluzione dinosauro [col rapporto dimensioni cervello/muscoli bassissimo] continueremo a inquinare e creeremo una nuova industria antinquinamento multimiliardaria supportata dai governi. In quest’epoca di conglomerati, l’inquinamento e la lotta all’inquinamento finiranno con l’essere due facce del medesimo business, con un settore che inquina e l’altro che bonifica, ed entrambi faranno una montagna di soldi.
».


Quindi dopo queste parole verrebbe da pensare che non c’è speranza per la Terra e per tutti noi che finiremo con l’avvelenarci e autodistruggerci. Io personalmente non sono così pessimista, credo che dobbiamo reagire. Non dobbiamo dimenticare che l’uomo ha l’abilità di distruggere ma anche costruire da zero e di reinventarsi. La resilienza fa parte del nostro pianeta.

Eravamo partiti bene ma poi nel tempo abbiamo dimenticato, ci siamo impigriti, “evoluti!” e preso abitudini
sbagliate senza rendercene conto, perciò per riuscire a cambiare, darsi un nuovo inizio per migliorare il nostro
futuro, dovremmo per prima cosa fermaci, tutti quanti. Osservare bene, nei piccoli dettagli, tutto ciò che ci circonda, accorgersi di cosa è giusto e di che cosa è sbagliato.

Le mie conclusioni

Riflettere sulle nostre azioni e capire dove stiamo sbagliando e cominciare a progettare il nostro modo di
vivere rispettando l’ambiente e il nostro corpo, modificando un po’ per volta le nostre abitudini e scelte nel quotidiano.
E per farlo c’è bisogno di avere più conoscenza, scambiarci informazioni utili per il cambiamento.
Le mie fonti sono varie riprese da una ricerca su wikipedia e siti dedicati sull’argomento digitando semplicemente su google “l’inquinamento, cause e rimedi”.

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