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Film da NON vedere | Spiral giochi di potere

Film da NON vedere | Spiral giochi di potere

Film sconsigliati [by Capone]

I film da non vedere sono una serie di post, a proposito di alcune pellicole sconsigliate dal Capone, per evitarvi di sprecare tempo prezioso davanti alla TV. Spesso la scelta di un film risulta essere estenuante, perciò abbiamo deciso di rendervi la vita più semplice sconsigliandovene alcuni.

Spiral – Giochi di potere [2014]

Spiral – Giochi di potere (in russo: Спираль) è un film d’azione russo del 2014 diretto da Andrey Volgin.

Spiral

Trama

Alexey, un programmatore informatico disoccupato di Novosibirsk, si trasferisce a Mosca e diventa membro di un particolare club d’élite privato chiamato Spiral. Un gruppo di giovani che pratica giochi e sport estremi in giro per la città, con in palio dei premi in denaro ai vincitori. Alexey sorprende tutti gli altri partecipanti e inizia a vincere le varie prove e gare, guadagnando molto e innamorandosi di una giovane ragazza che segue le gare. Ma un giorno si mette nei guai, venendo accusato di aver rapinato una banca e tutta la sua vita viene messa in discussione.

Critica (senza spoiler)

Iniziamo subito scrivendo che abbiamo trovato il film davvero noioso e senza una logica apparente, almeno nella trama. Prima di tutto il protagonista Alexey: nonostante abbia inventato un programma, a suo dire innovativo ed eccezionale, nello svolgersi della storia questo passa in secondo piano. Anzi, in realtà davvero non c’entra nulla!

Una volta trasferitosi a Mosca entra a far parte del club privato Spiral che vede i concorrenti sfidarsi nella vita reale, in giochi estremi dove i partecipanti rischiano le loro vite in cambio di premi in denaro.

Il motivo per cui entra in questi giochi rimane un mistero, come pure il fatto che un programmatore bravissimo come lui non voglia condividere il suo programma con il resto del mondo. Oltretutto il mistero più grande è il programma stesso, non ci viene spiegato minimamente a cosa diavolo serva.

E poi il personaggio Alexey è troppo antipatico: è bravo in tutto, atletico, intelligente, gentile, sexy, senza macchia e paura. Eppure lo fa in modo troppo scialbo per essere apprezzato (almeno da me, ndr). Tra l’altro l’attore che interpreta il personaggio Alexey, Anatoliy Rudenko, ha una dote non comune a tutti: in ogni situazione, in tutti gli stati d’animo e in ogni dialogo ha la medesima espressione da pesce lesso. Ovvero questa:

Spiral

Alexey si innamora di una bellissima ragazza. Una sera fuori da un locale chic di Mosca, scendendo con la sua cagnetta dalla sua costosissima auto, il piccolo quadrupede si lancia improvvisamente nel traffico. La cagnetta e la padrona vengono salvate dal prode Alexey e tra i due scocca l’amore (precisiamo: tra lui e la ragazza). Il caso vuole che la ragazza sia la figlia di un magnate dell’industria, che la vorrebbe sposata con il suo dipendente preferito. E sempre il caso ha voluto che il suddetto dipendente/spasimante sia il campione di Spiral, ma con l’avvento nel club del superfantastico Alexey diventa ex-campione, collezionando una serie di sconfitte clamorose perdendo pure la fidanzata che si lancia tra le braccia del rivale.

Ci fermiamo qui, altrimenti si rischia lo spoiler. Il buon Capone ha potuto ammirare questo film da NON vedere di fabbricazione russa su Prime Video, se avete il fegato per guardarlo trovate il link [qui].

Magari a voi è piaciuto, in questo caso fatemelo sapere.

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