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Il nazifascimo a fumetti | Il nazifascimo mysterioso

Il nazifascimo a fumetti | Il nazifascimo mysterioso

Sono molti gli studiosi che asseriscono come Hitler fosse un appassionato di esoterismo, a partire dalle varie simbologie adottate proprio per la propaganda nazista, la nota croce uncinata e la simbologia delle SS. Il mondo del fumetto non poteva certo rimanere indifferente. Infatti troviamo il celebre detective dell’impossibile, Martin Mystère, che ha avuto a che fare con nazisti e neo-nazi in più occasioni, ai quali doveva per forza dedicare almeno una delle sue avventure. Come vedremo tra poche righe le avventure sono addirittura quattro!

In questo articolo scriverò di alcune fra le principali storie significative in cui il celebre studioso Martin Mystère si è imbattuto in nazisti ed esoterismo, a volte simile alle imprese di Indiana Jones come “I predatori dell’arca perduta” ma molto più dettagliate e particolari. Ma procediamo con ordine.

La spada di Re Artù

La prima è della serie regolare contenuta nei numeri 15 e 16 della stessa dal titolo “La spada di re Artù”. Martin scopre il mistero di Re Artù e della celebre spada che si ricollega alla lancia di Longino, quella che trafisse il costato di Gesù, e di come il dittatore voleva portarla in Germania dopo l’annessione dell’Austria. Scopre infatti che la lancia altro non è che un’arma Atlantidea a induzioni celebrali trasformata in spada nel corso dei millenni. Chi la possiede può dominare la mente di milioni di persone. Ecco spiegato perché un uomo apparentemente insignificante come Hitler, avrebbe spinto persone normali a diventare spietati assassini che lo portassero al potere.

Le altre storie appartengono alla cosiddetta collana dei bis. Sono avventure che uscivano a cadenza irregolare e contenevano una storia di lungo respiro anziché le normali 98 pagine della serie regolare. Sono contenute nei numeri 115, 119 e 127.

Al centro della terra

La prima dal titolo “Al centro della Terra” parla della teoria della terra cava, ovvero che il nostro pianeta è svuotato nel suo nucleo ed è quindi possibile attraversarlo. Il führer ne era affascinato e voleva usarla a scopo bellico. Martin Mysteré e Java si ritrovano a indagare sul gerarca esploratore Hugo Meister che tentò l’impresa di arrivarci. Scoprono che la terra cava è un portale per un universo alternativo e Meister ha conquistato una parte di quel mondo esportando anche lì i metodi nazisti. Perde il senso della realtà (è difatti convinto che la Germania ha vinto la guerra) soggiogando le cosiddette razze inferiori per costruire la bomba atomica fino al tragico epilogo. In questa storia in stile fantasy troviamo esseri fantastici e guerrieri orientali che sono partigiani.

L’ombra della svastica

Nella seconda, dal titolo “L’ombra della svastica”, il detective si ritrova ad indagare con l’aiuto di Moshe Hallen, agente del Mossad israeliano. Questo vuole trovare un vecchio gerarca che riesce ad interrompere le trasmissioni di varie parti del mondo inserendosi in diretta per fare propaganda violenta e razzista, ma nessuno riesce ad individuarlo.

Scopriremo che si serve di una base atlantidea in fondo all’oceano e che al suo interno è presente il corpo ibernato di Hitler. Le fasi per il risveglio sono quasi ultimate, così da poterlo mandare in televisione e far vedere che il dittatore è vivo e pronto ad instaurare il quarto Reich. Alla fine scoprono che il führer non è più in sé e si lancia in discorsi sulla pace fra i popoli, come un vecchio hippy.

Discorsi che suonano come un’eresia per le orecchie dei nazisti. Al vetusto nazista non resta che distruggere la base e suicidarsi (fortuna Martin, Java e Hallen si salvano) fino al finale aperto con il presunto Hitler recuperato da dei pescatori.

L’ultimo mistero

Nell’ultima della trilogia, la più profonda a mio avviso, dal titolo “L’ultimo mistero”, un vecchio gerarca vuole riattivare il Viril, un’arma per dare lunga vita a un esercito invincibile di non morti. Scopriamo una sorta di guerra segreta con il celebre esoterista Aleister Crowley e altri maghi uniti per le sorti della seconda guerra mondiale. Fino ad un inaspettato finale in cui un ex nazista uccide il gerarca, distrugge il Viril e l’esercito, perché capisce la follia di un mondo di soli vecchi e dei piani di un ideologia delirante.

Curiosità

Nell’editoriale dell’ultima storia compare la lettera di un lettore che riteneva le storie sul nazismo interessanti, ma trattate troppo con leggerezza nelle quali i nazisti si comportavano da cattivi da operetta. Secondo il lettore tale argomento doveva essere trattato con più serietà perché purtroppo dell’ideologia nazista non ce ne siamo ancora del tutto liberati. Eravamo nel 1992 e dopo trent’anni questo lettore ha ancora ragione. Ecco perché quest’ultima storia risulta più gravosa e profonda delle altre due della trilogia dei bis.


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