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Nazifascismo a fumetti | Gea & Liz e il terrorismo neofascista

Nazifascismo a fumetti | Gea & Liz e il terrorismo neofascista

Il geniale Luca Enoch autore disegnatore e sceneggiatore sempre attento ai temi sociali ha sempre narrato temi di attualità nel corso degli anni, inserendoli in contesti fantasy o più vicini alla commedia. Analizziamo questo contesto di terrorismo nazionalista presente in due sue creature come Spray Liz e Gea e di come si è evoluta questa sua personale visione nel corso degli anni.

Luca Enoch

Storia editoriale

Spray Liz n° 11 “I patrioti”, si tratta dell’ultimo numero del personaggio uscito nel 1995 per le edizioni Star Comics, la quale come spiega l’autore chiuderà per le scarse vendite.

L’altro è il n° 4 “madre di violenza” della serie auto conclusiva Gea uscito nel 2000.

I patrioti

Nella prima storia nell’universo di Spay Liz l’allora giovane autore alterna momenti di comicità e attualità. Il tutto ruota intorno al cambiamento di un giovane che convinto dal movimento “i patrioti” partecipa ad un’azione per rapire un reverendo di colore e, suo malgrado, scopre la violenza e le imposizioni del gruppo terroristico. In questo numero l’autore ci spiega gli albori dei reclutamenti che avvenivano grazie alle prime reti create via internet e all’embrione delle cosiddette fake news infarcite di populismo e amor patrio, per formare poi attraverso il reclutamento e l’inserimento nei gruppi organizzati.

La storia è infarcita anche di siparietti comici con le protagoniste Kate e Liz che investono nazi-skinhead raffigurati come trogloditi e dei loro dispetti ai membri del gruppo di trafficanti di armi. La storia si svolge in un’immaginaria America, che può per certi aspetti ricordare anche il nostro Paese, fino al finale nelle fogne della città (è molto allusiva anche questa sequenza).

Madre di violenza

La seconda “madre di violenza” che fa parte dell’universo di Gea parte da una razza di arpie che si trova per sbaglio nella nostra dimensione temporale e quindi costrette a vivere in clandestinità. Nella sotto trama troviamo di nuovo “i patrioti” che reclutano cellule composte da pochi individui che si scagliano in spedizioni punitive in modo da non venire ricollegate ai gruppi principali, con un sistema su internet finanziato dalle varie lobby e attraverso un indottrinamento di individui stanchi e impoveriti. Ma anche immigrati, con lo scopo di spingerli alla violenza anche se non tutti sono pienamente convinti di quello che fanno. L’autore inoltre affronta il tema dell’immigrazione e del generalismo che caratterizzano gli anni 2000 e si protraggono tutt’oggi, Come le soluzioni semplici ai problemi complessi, nella storia l’autore lo spiega bene e l’inserimento di questi biechi individui che nell’ombra gettano il seme dell’intolleranza e della violenza.

Tutto si svolge in una generica città americana nell’universo enockiano, che potrebbe essere una qualsiasi città reale occidentale, dove vi germoglia il patriottismo mascherato in un distruttivo nazionalismo.


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