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La “complicata” semplicità di Francesco Gabbani

La "complicata" semplicità di Francesco Gabbani

di Antonella Martino

Francesco Gabbani, “classe 1982” e “classe nel suo stile”.

Purtroppo esiste l’atteggiamento di “divismo” nel mondo dello spettacolo. Un modo molto nocivo di far capire implicitamente che l’artista è sul piedistallo e il pubblico in una posizione di inferiorità causa l’ostentazione di “status symbol” che poco hanno a che fare con il talento. Ovviamente questo non è il caso di Francesco Gabbani che si contraddistingue nel suo modo di approcciarsi agli spettatori sempre umile e con un sorriso dolcissimo e, perché no, “amichevole” creando sempre un clima di festa che coinvolge tutti eliminando qualsiasi idea di distanza tra artista e spettatore.

La sua prima vittoria tra le nuove proposte al festival di Sanremo è datata 2016 con il brano Amen, tuttavia il Festival gli ha riconosciuto quella notorietà meritata e costruita in anni e anni di studio e gavetta che fa di lui un polistrumentista e un cantautore di talento.

Il percorso di studio, la fatica, la costanza sono tutti concetti che possono essere sintetizzati nella parola “difficoltà” perché senza prendersi in giro studiare è difficile e Francesco ha reso tutto questo semplice, alla portata di tutti; infatti è amato sia da adulti che da bambini.
Quel clima di festa citato prima raggiunge il culmine con Occidentali ‘s Karma e il suo più che noto balletto con la scimmietta confermando ancora una volta la capacità di esprimere concetti “difficili” con estrema “semplicità” e vincendo il primo premio del Festival di Sanremo del 2017 .

Ma Francesco non si “adagia sugli allori” e solo pochi anni dopo con il brano Viceversa dimostra in maniera palese che riesce a passare dal balletto alla mimica facciale recitando il brano senza cantarlo, alzando quindi il livello di difficoltà. Viceversa spiega la vera essenza del suo stile, infatti ricordiamo parole del brano ponendoci la domanda: “cos’è che spiega il complesso meccanismo del nostro amore?” E la risposta al complesso è semplice “sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa”.

Questo è Francesco, un’artista che fa stare bene se per caso si dovesse star male; e lo star male attualmente purtroppo è caratterizzato anche dalla vendita continua di una vita che non ci si può permettere, pubblicità, marketing, griffe e malesseri vari collegati dal nostro stare “tutto il giorno in rete” (La rete brano del 2021) degne di “dischi che non si suonano perché sono già suonati” (brano del 2013) trasmettendo una grande lezione di vita a chi lo ascolta, il quale, quest’ultimo, si può sentire protagonista della propria vita e sentirsi felice creando il proprio “spazio tempo” (nome del brano e dell’album del 2021) e la propria “versione dei ricordi” (brano del 2017) perché ognuno di noi è speciale, sempre e comunque.

2 pensieri riguardo “La “complicata” semplicità di Francesco Gabbani

  • Sergio Coghe

    COMPLIMENTI !!! Negli articoli su Gabbani e Ermal Metà si leggono non solo notizie ma,sopratutto,l’abilità della scrittrice e la sua anima.Infatti è notevole la sua capacità di farti riflettere sui testi delle canzoni al fine di trarne utili spunti per vivere meglio il quotidiano.COMPLIMENTI !!!

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    • Jasmine Mielino

      Wow ma questa scrive con il cuore, seguo tutti i suoi articoli ormai!

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