Boris Johnson e i contagi
Boris Johnson e i contagi
Il primo ministro Inglese ci spiega il nesso tra libertà e l’aumento dei contagi in Gran Bretagna
Nella giornata di martedì il primo ministro inglese Boris Johnson, durante una seduta della camera dei comuni è stato interrogato su l’aumento dei contagi nel paese. Il deputato laburista Ben Bradshaw gli ha chiesto come mai in altri paesi come Germania e Italia i contagi siano minori rispetto alla Gran Bretagna, e se questo non sia dovuto a un sistema di tracciamento e test migliori.
Questa la sua risposta:
l’unica significativa differenza tra il nostro paese e molti altri del mondo è che noi amiamo la libertà. Se si guarda alla storia di questo paese negli ultimi 300 anni, si può dire che è qui che sono nati tutti i progressi [del mondo], dalla libertà di parola alla democrazia. Ed è molto difficile chiedere al popolo britannico di obbedire uniformemente alle linee guida come sarebbe necessario
Earlier today, @BenPBradshaw asked the PM whether he thinks Germany and Italy have lower COVID rates because their test & trace systems are publically funded and run locally. The PM didn’t really answer that question, but here is one thing he said. What it implies is shameful. pic.twitter.com/Hlq6ODSs8I
— Prof Tanja Bueltmann (@cliodiaspora) September 22, 2020
La mia opinione non richiesta
Ovviamente riconoscere che il sistema di test e tracciamenti non sia all’altezza, sarebbe una ammissione di colpa impensabile per un qualsiasi politico. Specialmente in questi tempi in cui l’immagine è tutto, confessare i propri errori sarebbe visto come segno di debolezza. Personalmente sono convinto che una persona veramente capace, abbia l’umiltà e l’intelligenza di ammettere quando sbaglia. Ma figuriamoci. E allora il buon Boris fa quello che tutti i mediocri fanno: dare la colpa a qualcun’ altro. E in un colpo solo prima accusa gli inglesi di non saper seguire le linee guida dettate dal governo, certo elogiando il senso di democrazia del popolo inglese, che in realtà appare una presa in giro dato che stiamo parlando di misure atte a preservare la salute pubblica. Non di linee guida per riportare al potere la famiglia reale. E poi accusando i popoli degli altri paesi di essere poco inclini alla democrazia, ovvero dei pecoroni facili da indottrinare e comandare. Trovo davvero stucchevole questa contrapposizione tra libertà e misure sanitarie atte a combattere l’epidemia, specialmente se usate come scusante per nascondere le mancanze di un governo.
In conclusione lasciatemi dire: al diavolo te Boris e la libertà di ammalarsi!
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