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I miei fumetti preferiti | Il Tex che non ti aspetti

I miei fumetti preferiti | Il Tex che non ti aspetti

Se pensate che Tex sia monotono e abbia una ambientazione prettamente realistica, sbagliate! Forse non avete mai letto “Un mondo perduto” nel quale trovate una commistione tra fantasy e western inaspettata.

Storia editoriale

L’avventura è contenuta nei numeri 282 -283 della serie regolare uscita nel 1984, sceneggiato da Gian Luigi Bonelli, disegnato a quattro mani da Erio Nicolò e coadiuvato da Vincenzo Monti. Questo la erediterà alla morte improvvisa di Nicolò, tentandone di imitare lo stile realistico con buoni risultati.

Trama

Tex si trova nel nord degli Stati Uniti ad indagare su una misteriosa tribù che scende dal monte Rainer per rapire le donne degli indiani locali, i Kalamat. In questa avventura Gros Jean, un montanaro bonario ma con la mano pesante all’occorrenza, amico di Tex, è spesso co-protagonista nelle avventure di ambientazione canadese e del nord est degli Stati Uniti. Così Gros Jean mostra al ranger e ai suoi Pards un manufatto d’oro con incisi simboli inusitati per gli indiani locali. Così decidono di allestire una spedizione di ricerca per capire cosa succede sui monti. Si unirà lo studioso Steiner, il quale vuole ritrovare il padre, anche esso ricercatore, disperso in quei monti anni prima. Ci sarà anche una banda che vuole mettere le mani sul giacimento aurifero, quindi si mettono alle calcagna di Tex e compari. Purtroppo faranno una brutta fine, uccisi dai misteriosi indigeni.

Mano a mano che si avvicinano alla montagna, gli altri protagonisti della storia scoprono altri simboli con strani personaggi che sembrano alieni. Avranno una colluttazione con la tribù. Scopriranno che i componenti della tribù non sono esseri umani ma una sorta di umanoidi squamosi con vesti sintetiche inusuali per la fine del diciannove secolo. La tribù si chiama Gundar ed è un esperimento degli extraterrestri arrivati molti secoli prima ma non sopravvissuti all’atmosfera terrestre. I nostri eroi vedranno macchinari simili a computer ed astronavi e uno scienziato pazzo creduto un dio dai mutanti fino ad un finale inaspettato.

Considerazioni

La storia inizia nel modo più classico con tanto di scazzottata iniziale per un equivoco fra Tex e gli abitanti del posto e la riappacificata con whisky al bancone. In un crescendo di incredulità troviamo alieni umanoidi, teorie extraterrestri, scienziati che vogliono migliorare la razza umana con incroci e tecnologie inusitate. Vediamo un Tex sbalordito e spiazzato davanti allo scienziato che immette dati in lingua aliena davanti ad un moderno computer, tentando di decodificare un messaggio. Al ranger non interessa indagare sui macchinari ma vogliono risolvere la faccenda dal lato pratico prima che sia troppo tardi e dimenticare le sconvolgenti rivelazioni.

Azzardando un parere non richiesto, potrebbe essere una storia che è adatta a continuare in altre serie a carattere più fantascientifico della casa editrice, aggiungendo altri alieni del multiverso bonelliano.

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