Quando i fumetti si incontrano | Nathan Never Uniti per il pianeta
Quando i fumetti si incontrano | Nathan Never Uniti per il pianeta
Oramai è risaputo che il karma influisce sulle vite umane ed in conseguenza di questo anche direttamente sull’ambiente in cui gli uomini vivono. Questo è ciò che si chiedono gli autori di questo team up cartonato in salsa bonelliana. Ovvero Nathan Never Uniti per il pianeta.
A proposito di Nathan Never Uniti per il pianeta
L’albo è uscito nel dicembre del 2021 con il patrocinio del Ministero della transizione ecologica, il quale cura anche l’introduzione alla storia. Scritto da Bepi Vigna (tra l’altro creatore del celebre agente del futuro) e disegnato da Germano Bonazzi, Marco Foderà e Fabio Grimaldi coadiuvato dalla colorazione di Daria Cerchi.
La trama
Nel futuro di Nathan, nel quale ricordiamo che la datazione risulta essere sfasata, anno 2125, si verifica un evento catastrofico come non succedeva da moltissimo tempo. Oramai i governi dei vari Paesi si sono adattati ai canoni della transazione ecologica per evitare danni irreversibili all’ecosistema. La dottoressa Greta Suzuki esperta di emissioni di anidride carbonica decide di coadiuvare le operazioni per scoprirne la causa con l’agenzia Alfa, con gli agenti Nathan Never e Legs Weaver i quali aiutati da un team di scienziati, attraverso delle interazione neuronali, riescono a viaggiare nel tempo per i vari multiversi e ritornano nel 1952. Qui incontrando Jerry Drake (alias Mister No) confrontando così le emissioni dell’epoca e assistendo all’inizio della cosiddetta deforestazione amazzonica.
Dopodiché nel 1986 incontreranno Martin Mystère. Perché proprio negli anni 80? Perché in quel periodo storico nasce il concetto della moderna ecologia e la coscienza del rispetto ambientale. Il detective dell’impossibile parlerà proprio del caso Tambora, un’eruzione vulcanica che scatenò violenti cambiamenti climatici; venne chiamato anche l’anno senza estate.
Considerazioni finali
Per chi si aspetta un albo epico forse a parer mio rimarrà un po’ deluso. La storia è tirata un po’ via ma in compenso avrà fra le mani un albo che spiega la teoria dei multiversi bonelliani. Un ottimo saggio a fine storia che spiega cos’è il Mite, come si arriva ad una transazione ecologica e all’evoluzione dei pannelli solari che sono più datati di quello che sembra. Scopriremo il nome della ricercatrice Greta Suzuki (Unione della celeberrima Greta Thunberg e della bambina che nel 1992 mise a tacere i grandi della terra Severn Cullis-Suzuki).
Infine vi lascio con una chicca che fa vedere quanto sia labile il confine tra realtà e fantasia degli ultimi anni: