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Telescopio spaziale Nancy Grace Roman

Telescopio spaziale Nancy Grace Roman

Il prossimo telescopio spaziale della NASA, dedicato alla “mamma del telescopio Hubble”

Per il 2021 la NASA ha in programma di mettere in orbita il telescopio James Webb, dopodiché sarà la volta del telescopio spaziale Nancy Grace Roman. Il lancio è previsto per il 2025, salvo intoppi, e il telescopio verrà impiegato per lo studio di energia oscura, accelerazione cosmica e, soprattutto, esopianeti, andando a sostituire il Telescopio spaziale Hubble.

Nel 2003 il telescopio Hubble guardò una piccola macchia di cielo e trovò 10.000 galassie. Il telescopio Nancy Grace Roman potrà vedere una macchia 100 volte più grande. Fate voi i conti.

Chi era Nancy Grace Roman

E’ conosciuta da molti come “la mamma di Hubble”, astronoma statunitense nata a Nashville nel 1925, è venuta a mancare nel 2018. E’ stata una delle prime donne a ricoprire una posizione dirigenziale nella Agenzia Spaziale Americana, ma il ruolo che ha ricoperto nella pianificazione del telescopio Hubble è stata una delle tappe fondamentali della sua carriera. Inoltre va ricordato il suo ruolo di sostenitrice delle donne nella scienza, ma la sua carriera parte da molto più tempo.

Ricerche e pubblicazioni

Un piccolo riassunto dei suoi lavori: una delle prime pubblicazioni di Nancy Roman è stata nel 1955, dopo il suo lavoro negli osservatori Yerkes e McDonald, nella Astrophysical Journal Supplement Series e fu un catalogo di stelle ad alta velocità. Ha documentato nuovi “tipi spettrali di magnitudini e colori fotoelettrici e parallasse spettroscopiche per circa 600 stelle ad alta velocità”. Poi, nel 1959, Roman ha scritto un articolo sul rilevamento di pianeti extrasolari. Ha scoperto che le stelle fatte di idrogeno ed elio si muovono più velocemente delle stelle composte da altri elementi più pesanti. Una delle sue altre scoperte è stata scoprire che non tutte le stelle che erano comuni avevano la stessa età. Questo è stato dimostrato confrontando le linee di idrogeno degli spettri a bassa dispersione nelle stelle. Roman notò che le stelle con le linee più forti si avvicinavano al centro della Via Lattea. Mentre le altre si spostavano in modelli più ellittici al di fuori del piano della galassia. Ha anche fatto ricerche e pubblicato sui temi della localizzazione delle costellazioni dalla sua epoca.


Fonte: NASA

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