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Truffe fantastiche e dove trovarle – vol. 3

Truffe fantastiche e dove trovarle - vol. 3

Volume terzo: l’arte dell’hacking

Per la serie “truffe fantastiche e dove trovarle” oggi vi scriviamo di una storia, tratta da un libro di un famoso ex hacker americano Kevin Mitnick. Il quale a un certo punto della sua vita, dopo essersi affermato come uno dei più abili hacker violando diversi sistemi di sicurezza, viene arrestato per le sue azioni. Scontata la pena, decide di pubblicare un libro dove raccoglie storie, testimonianze, racconti da parte di altri hacker che collaborano alla stesura, in modo anonimo, sparsi per gli States. Di come nasce, si sviluppa e si concretizza un hacking. Dall’idea di base, fino alla sua realizzazione.

Naturalmente dovendo tenere le loro vere identità segrete, sull’attendibilità delle fonti possiamo solo aver fiducia nell’autore. Il libro si intitola l’arte dell’hacking.

Precisazione dovuta: il libro non è un manuale per provetti hacker, ovviamente chi mastica un po’ di informatica sarà facilitato nella lettura, ma è una raccolta di racconti sul mondo degli hacker. La prima storia racconta di un hacking particolare, infatti non tutti sono finalizzati ad una truffa o comunque per scopi fraudolenti, ma questo si. Ai danni dei Casinò, per l’esattezza.

Quattro amici a Las Vegas

I protagonisti di questa storia sono quattro amici, Alex, Mike, Marco e Larry. Legati da sempre, sin da ragazzi anche da una passione comune per l’informatica. Fu così che in età adulta ognuno di loro per vivere lavorava nel settore informatico. Ciascuno con diverse abilità: chi di programmazione, chi di ingegneria informatica ed elettronica, tutti quanti ad alti livelli. I quattro conducono una vita tranquilla. Fino al giorno in cui il caso volle che venissero assunti dalla stessa azienda informatica. Dopo qualche mese vennero incaricati dalla loro ditta, di partecipare ad una fiera del settore che si sarebbe tenuta a Las Vegas. Accompagnati durante la loro permanenza, nessuno di loro era mai stato prima nella città del peccato, dalle mogli di due di loro. Ovviamente nel tempo libero dal lavoro, fecero quello che tutti in visita a Las Vegas fanno, giocano d’azzardo al Casinò. Così una volta, mentre tornavano in albergo dopo aver passato la serata a scommettere, la moglie di Alex affascinata dalle slot machines, tirò fuori l’idea:

Queste macchine non funzionano come dei computer? Voi ragazzi siete degli informatici. Non potete fare qualcosa per farci vincere di più?

I quattro amici lì per lì lo presero come scherzo e ci risero su. Ma poi nei giorni successivi, ognuno per conto suo pare, si resero conto che la faccenda non era poi così assurda. Dunque un po’ per sfida, un po’ per fare soldi decisore di cimentarsi in quella sfida.

Si resero conto ben presto che non erano stati i primi ad avere una idea simile, sfruttando la cosa a loro favore. Escogitarono un sistema per truffare i Casinò davvero geniale, imparando dagli errori di chi aveva tentato prima di loro.

Conclusioni

Pare che in totale i quattro, alla fine, abbiano accumulato un bottino per circa un milione di dollari. Per conoscere i dettagli di questa truffa vi consiglio la lettura del libro. L’intento dell’autore è quello di mettere a nudo le vulnerabilità, dato che adesso è amministratore delegato di una azienda di consulenza e sicurezza informatica. Contemporaneamente però viene fuori dai racconti anche l’ingegno, l’abilità, la destrezza, le capacità che almeno alcuni hacker dimostrano, tanto appunto da farne un arte.

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